“Sbucciati le ginocchia,
sporcati di fango e polvere,
perditi nei vicoli sconosciuti,
e non tornare indietro per raccontarmeli.
Ridi delle cose serie,
e prendi sul serio solo quelle che non contano;
ricorda: la follia ha sempre ragione.
Ruba i baci tutte le volte che puoi,
danza e ruota come un derviscio,
rispetta il ritmo del tuo respiro,
scopri il tuo canto e libralo a squarciagola nell’aria.
Non fidarti di chi ti adulerà,
dei facili entusiasmi, e di chi non sa ascoltare.
Pulisciti le scarpe quando entri in un luogo per pochi,
non depredare ciò che non ti spetta,
e presta molta attenzione a chi predilige il silenzio.
Dividi il cibo con un clochard,
preserva le margherite sull’asfalto,
ribellati con forza a ogni singola menzogna,
rifiuta sdegnosamente
inviti a cena con gente perbene.
Rammenta non le mie vittorie,
ma i miei più atroci fallimenti:
nulla al mondo merita la tua paura.
Ama chi ama le cose invisibili
e non considerare quelli che non sanno vederti.
Porta fede ai giuramenti,
rendi degna di rispetto la tua parola,
non infierire sugli sconfitti,
goditi la vittoria senza schiamazzi.
Non perdere tempo dietro al denaro
è lo strumento dei poveri diavoli:
usalo per costruire paradisi fatti di altre sostanze.
Cerca sempre il significato delle cose,
e non usare le parole per farlo,
ma la pelle e gli occhi.
Impara a stare in equilibrio ovunque,
cambia idea ogni volta che invecchia,
non irrigidire la schiena.
Sii umile davanti ai carichi più grandi di te
e benedici quelli che puoi sopportare con orgoglio:
la vita sa vederci più lungo di te.
Ti racconterò una fiaba per notte
e inganneremo la morte una volta ancora.
Ricorda: il male non può vincere,
anche se fa male,
e la fine deve arrivare ogni volta attesa
perché da lì cominciano i tuoi sogni.
Rispetta chi ti accompagna
ma non esserne mai schiavo.
Custodisci con ferocia la bellezza
come un guscio di noce il fragile gheriglio,
lei ti salverà tutte le volte
che il tuo cuore stanco dimenticherà di esistere.
Sopra ogni cosa, liberati di me
del mio peso ingombrante
perdona la mia pigra lentezza disattenta e scialba
fluisci come l’acqua impetuosa del fiume
travolgi i massi sul tuo cammino,
e fa’ tutto ciò che è in tuo potere
per librarti leggero più in alto di me.”